Fotosensibilizzazione

Con l’estate è inevitabile l’esposizione al sole e in alcuni casi, quando il nostro corpo ne ha necessità, è altrettanto inevitabile assumere determinati farmaci.

Forse non tutti sanno che alcune categorie di farmaci, in seguito all’esposizione ai raggi UV del sole, possono causare REAZIONI DI FOTOSENSIBILIZZAZIONE.

Cos’è la FOTOSENSIBILIZZAZIONE?

È la capacità di un farmaco di essere particolarmente reattivo alla luce solare e influire sulla salute della pelle, provocando delle reazioni cutanee di vario tipo.

Le fotodermatiti che ne derivano possono essere diffuse su tutto il corpo o localizzate, in base al tipo di farmaco e in base all'assunzione, per via sistemica o topica (locale).

Quali sono le REAZIONI e come si manifestano?

I raggi UV interagiscono con le molecole di determinati farmaci e possono causare due tipi di reazioni:

FOTOTOSSICHE: le più comuni, si manifestano come bruciature lievi o ustioni. Sono causate da una reazione chimico-fisica sul principio attivo del farmaco, che genera molecole dannose per i tessuti. Dipendono dalla dose di farmaco assunta e possono scatenarsi anche dopo pochi minuti dall’esposizione al sole.

FOTOALLERGICHE: meno frequenti, non dipendono dalla dose del farmaco. Avvengono quando i raggi UVA, reagendo col farmaco, producono vere e proprie reazioni allergiche. Si scatenano in soggetti allergici e dopo prolungate esposizioni al sole. ATTENZIONE: si possono manifestare anche dopo 2 o 3 giorni dall’assunzione del farmaco! L’effetto prodotto in questi casi è simile ad un’intensa scottatura solare: orticaria, arrossamenti, desquamazioni o vescicole su tutto il corpo.

Le fotodermatiti stanno aumentando negli ultimi anni e sono dovute oltre che a farmaci sistemici o topici, anche all’uso scorretto di profumi o cosmetici non adeguati all'esposizione al sole.

Quali sono i FARMACI FOTOSENSIBILIZZANTI?

La maggior parte dei farmaci si concilia male con il sole, ma alcuni sono FORTEMENTE SCONSIGLIATI se si intende esporsi in modo prolungato ai raggi solari.

Tra questi farmaci troviamo: ANTIBIOTICI (tetracicline, chinolonici, sulfamidici), ANTINFIAMMATORI FANS (ibuprofene, ketoprofene, naprossene, diclofenac), alcuni antipertensivi, farmaci diuretici, ipoglicemizzanti orali, farmaci per le patologie cardiovascolari, antidiabetici, ANTIMICOTICI, ANTISTAMINICI e CORTISONICI, ansiolitici, antidepressivi, e PILLOLE ANTICONCEZIONALI.

Per evitare che si manifestino le reazioni di fotosensibilità, sarebbe indicato non esporsi al sole durante il trattamento farmacologico, ma non solo… non esporsi al sole anche nelle successive 48-72 ore dal termine dell’assunzione! Infatti anche se l’assunzione avviene molte ore prima dell’esposizione, i rischi permangono perché il farmaco resta in circolo a lungo.

COME COMPORTARSI in caso di reazione fotosensibile?

Essere consapevoli del problema e attuare le giuste precauzioni è il modo migliore per godersi l’estate e il sole senza pericoli per la propria salute.

Non interrompere la terapia farmacologica prescritta dal medico di punto in bianco: contattalo per capire e valutare la possibile sospensione della terapia o la sostituzione del farmaco.
Evita l’utilizzo di deodoranti, profumi o cosmetici che potrebbero peggiorare l’irritazione. Utilizza prodotti delicati, compresi quelli per la detersione, con il pH giusto e a basso contenuto di tensioattivi.

NB: In alcuni casi, le stesse creme solari provocano reazioni allergiche!

Evita l’esposizione al sole per la durata della cura e nei 2-3 gg successivi.
Adotta delle strategie di protezione dalle radiazioni UV: limita l’esposizione al sole (specie nelle ore più calde), indossa vestiti coprenti, cappelli, occhiali da sole e applica la protezione solare adeguata per il proprio tipo di pelle con filtro spf50+.

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